Penso che diventare un performer ad oggi significa intraprendere una serie di studi che portino alla conoscenza della musica e del proprio strumento a 360°.
Ogni musicista dovrebbe avere una preparazione sulle regole musicali, quindi il solfeggio e l’armonia, che lo portino a conoscere la musica in ogni suo aspetto, seguito dallo studio del proprio strumento (che sia anche la voce).
Fortunatamente , in questi anni, le scuole private stanno finalmente prendendo credibilità, i corsi sono molto buoni e alla fine del percorso viene creato il Performer .
Ovviamente la migliore preparazione è quella dove la conoscenza si fonde con la perfomance, dove l’allievo non diventerà solo un interprete ma un musicista a tutti gli effetti in grado di creare e interpretare musica allo stesso modo. Questo sicuramente si può trovare nel nostro corso Master.
Ad oggi, nella mia esperienza da direttore di una scuola di musica, noto che molti allievi arrivano “sperduti” alla ricerca di qualcosa che possa in primis dare soddisfazione immediata.
Non funziona cosi, noi cerchiamo come prima regola di insegnare che la musica è comunque studio fatica e sacrificio, se viene presa come percorso professionale, e che solo il tempo, la dedizione, porta ai risultati cercati.
Personalmente per arrivare a vincere il Disco per l’estate 1997 con “Sento che ci sei” in quel momento mi sono detto “che fortuna”, poi ho riflettuto e forse non è stata solo fortuna perchè per comporre una canzone, dietro c’è un enorme studio, un aprirsi al mondo, un cestino pieno di cartacce buttate perchè quello che si creava non andava bene, porte in faccia con i discografici che ti dicevano “ fa schifo” ecc.. poi .. poi la fatica e lo studio hanno premiato lo sforzo ..
Ecco a oggi il perchè ho scelto di dedicarmi ai ragazzi “sperduti”, per insegnare che nulla è dovuto, ma insieme studiando qualcosa si ottiene per essere un vero Performer.
Il colloquio iniziale è fondamentale per capire il livello e le attitudini di uno studente e per capire/scegliere il tipo di percorso che andrà ad affrontare per diventare un vero Performer.
Ma attenzione, non bisogna per forza puntare ad una carriera professionale per diventarlo, la nostra peculiarità risiede proprio nel trattare ogni allievo come unico e speciale. Anche gli amatoriali sono seguiti come veri Performer, indirizzati verso i corsi che sono davvero nelle loro corde, e non secondo le mode del momento, ma scoprendo le doti nascoste in ognuno di noi.
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